Ostpolitik // Roma Poesia Aperta

Testo selezionato per il reading “Roma Poesia Aperta” promosso dai Poeti der Trullo – aprile 2024


Incendi spontanei
assediavano il regno dei cani 
già colpito dalla piaga dei padroni. 
Era il deserto che si apriva a est.
Quel caldo basso distraeva
dalle costellazioni fisse
dei pomeriggi gran lillà del Palatino
e insegnava ad amare la lapidazione 
via luci metropolitane 
come atto di purificazione.
Ogni fanale un taglio, 
ogni due lampioni 
una sensibile riduzione del pudore.  

La nudità ben stirata dei vizi 
era un lasciapassare per le  ZTL,
ricompensa elargita 
solo alla quindicesima stazione 
di una via crucis per minori.
Ti ricordi giochi senza frontiere? 
Solo dopo 
ti troveranno da fare 
nei cantieri di gesta amichevoli 
che sfollano al centro. 
A un bar conoscerai il tuo posto 
in quel bassorilievo,
immortale e irriconoscibile. 

Vacillerai di pomeriggio
sullo strapiombo di un weekend.
Allora i tuoi vizi capitali
si leveranno in coro:
tieniti la luce, dimentica la pastorale
allevati i calli e impara svelto
altri nomi di ristoranti.
Esci.



Agave – corpi e forze di un movimento scomposto
L’Erudita – Giulio Perrone – Editore
giugno 2022

ISBN-10: ‎8867707566
ISBN-13: 978-8867707560