Agave // Raccolta

Agave

Forze e corpi di un movimento scomposto


Di seguito 3 pezzi estratti da “Agave”. Leggili forte.


Agave

Agave cresciuto
per sei volte
foglia su foglia.

Ognuna moriva 
– credevano –
con una colpa:

Regola uno
– cercare luce
– bere mai
e  fare il contrario.

Fu in una stanza piena di pomeriggio
che videro meglio.
Non c’era regola,
non si moriva mai.

Si dissero dopo
la resa fedele 
di quell’amore ritorto:

agave tutt’uno,
agave forte,
mucchio di spilli lanciati
contro la gola del cielo.
Farsi paura,
non ferire nessuno.

Amore cresciuto
agave ritorto. Per guardarlo
sugli occhi
una mano
contro la luce forte
di mezzogiorno.


Di cattedrale

Cantiere
di cattedrale
è il cuore.

Un caos di abilità tese
all’irragionevole,
ricerca muta
della felicità
che non vuole tecnica
e non ha talento.

Le preghiere che accoglierà
saranno indistinte
nella luce di taglio
che verrà dal rosone
nei pomeriggi di maggio
quando non servirà perdono
o coraggio.


Cose vere

Dormi, 
metà del tuo corpo è sul mio.
Tu ventre al materasso, io di schiena
sento il tuo peso.

La fisica conferma i sensi:
noi quasi uno,
pura massa.

La fisica però non lo sa
la grazia in cui mi precipita
quella pressione
e la sua consistenza.
E nemmeno tu lo sai.

Le cose vere
sono piene di segreti.  

La grazia ora è un baratro
e il tuo sguardo insonne
un mare in tempesta.

E io lì in mezzo,
pescatore da piccola barca,
piccola barca chiamata
cuore di cane. 



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