Liberato, l’anonimato, Seguelà

Uscito 3 giorni fa il disco di Liberato, con nuovi pezzi e relativi video.
Ecco, preferisco i video ai pezzi, ma non è questo il punto. Il fatto è che l’assenza della sua identità ha permesso ai video di riempire quel vuoto.

Liberato non esiste nella carne, Liberato esiste perché è una storia.

Una storia raccontata nel solo modo in cui si può raccontare nel 2019 in modo veramente efficace: in parole, in musica, in immagini (Sempre sia lodato Francesco Lettieri). Tutto insieme, che è molto di più della somma delle parti. Questa è la lezione di Liberato da portarsi dietro.

Forse potremmo anche cavarci fuori una riflessione sul leaderismo di oggi: non si vince solo con la persona, partendo dal capo o capitano di turno; si può vincere anche con una storia da raccontare condivisibile, poi i leader arriveranno.

Così si capisce anche meglio Seguelà quando diceva che “se non si descrive una storia autentica, sincera e vera, se non suona la “musica sociologica” del momento nella quale ognuno può riconoscersi e sapere che l’uomo che ha davanti sarà l’uomo che domani creerà un mondo migliore per lui e per i suoi figli, non ci sono elezioni possibili.